"Insinuare qualche scrupolo come un sassolino nella scarpa".

"Vedete, noi siamo qui , Probabilmente allineati su questa grande idea, quella della nonviolenza attiva. Noi qui siamo venuti a portare un germe: un giorno fiorirà.Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati”.

giovedì 17 settembre 2009

Formarsi


Perché del percorso formativo:

La nostra vita è contraddistinta da diverse fasi, c’è un tempo in cui possiamo riempirci di contenuti e c’è un tempo in cui dobbiamo svuotarci di questi contenuti.
Se nel periodo a nostra disposizione “non ci siamo riempiti”, rischiamo di scavare il fondo del nostro pozzo di contenuti e non trovarci nulla al momento del bisogno. Certo in quei momenti non saremo peggiorati ma non saremo neanche in grado di dare qualcosa all’altro.
Quindi prendersi cura del nostro contenuto, di ciò che nel momento del bisogno possiamo estrnare è prendersi cura di noi stessi. Ma ci vogliamo bene abbastanza? Per volerci bene, ci conosciamo, conosciamo noi stessi? Riusciamo a stare bene con l’altro superando le barriere moralistiche che contraddistinguono la nostra società?
Infatti per capire ciò che è giusto e sbagliato bisogna comprendere ciò che ci circonda, possedere conoscenza abbastanza per discernere il bene dal male.
Es: differenza tra i rimproveri motivati (che ci portano e motivano la conoscenza del bene dal male) e quelli del “perché no!”dei nostri genitori.
Noi ci rendiamo conto di essere liberi proprio quando qualcun altro fa qualcosa che a noi non va a genio, che non condividiamo.
Quando impariamo veramente qualcosa? Quando la subiamo per primi,capiamo come accogliere l’altro quando veniamo accolti, quando qualcuno con l’esperienza di vita ci porta a conoscenza tramite il nostro giudizio del giusto modo di fare qualcosa. Cioè noi capiamo da soli che è il giusto modo di relazionarsi.
Perciò quando viviamo qualcosa di bello, ciò entra a far parte del nostro percorso formativo e diventa parte di noi stessi. Nel momento del bisogno verrà fuori da sé. Perciò lascia che qualcuno venga incontro a te e riempia il tuo pozzo/tazza.
Un percorso formativo ha bisogno di semplicità, chi è sobrio può comunicarci come nell’essenzialità si nasconde il “segreto della felicità”.
La bellezza di essere cristiani sta nell’alternarsi delle fasi di riempimento e svuotamento, dal fatto che non impariamo mai abbastanza, dal nostro volerci mettere continuamente in discussione tramite un miglioramento continuo.