"Insinuare qualche scrupolo come un sassolino nella scarpa".

"Vedete, noi siamo qui , Probabilmente allineati su questa grande idea, quella della nonviolenza attiva. Noi qui siamo venuti a portare un germe: un giorno fiorirà.Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati”.

giovedì 18 dicembre 2008

Buon Natale...



















Ragazzi approfitto di questa occasione per farvi i miei auguri di un sereno e riflessivo Natale...non credo che ilblog sarà aggiornato per tutte le vacanze ( non ho più internet fino a gennaio :-)).
Riporto un testo forse troppo speculato ma che ogni volta che leggo ne riscopro la sua attualità ed efficacia...ciao a tutti e Buon natale!




AUGURI SCOMODI



Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.

Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.

Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.

Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali

e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.

Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,

vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.

E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.

Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.



Tonino Bello


martedì 16 dicembre 2008

Da www.peacelink.it/mosaico

Mosaico dei giorni

Una tassa per la chiesa

16 dicembre 2008

Tonio Dell'Olio

È vero che forse si perderebbe un po' della poesia del Natale ma se
soltanto per quest'anno alla messa della notte in tutte le chiese
invece che leggere il racconto della nascita di Gesù Bambino si
proclamasse il vangelo della cacciata dei mercanti dal tempio, forse
almeno i credenti avrebbero modo di riflettere meglio o di più sul
senso profondo della propria fede e sulla loro presenza nel mondo. Mai
come in quel racconto Gesù si mostra quanto meno contrariato e
pronuncia parole di fuoco.Nel linguaggio biblico il tempio è il mondo
che poi è la vera casa di Dio. I mercanti sono coloro che usano
persino la fede per il proprio tornaconto. Sono quelli che stanno nel
mondo pensando che i propri simili siano dei portafogli, dei clienti,
delle opportunità di crescita del patrimonio e non dei fratelli e
delle sorelle. Oggi i credenti hanno smarrito il coraggio e la forza
di scacciare i mercanti dal tempio ed è avvenuto così che il Natale è
annunciato dalla prima pubblicità di panettoni, la nostra crisi
economica diventa più importante della fame nel mondo e che persino
Cosa nostra, stando alle intercettazioni telefoniche, chiedendo il
pizzo in quel di Trapani diceva: "Dovete pagare la tassa per la
chiesa".Il mondo sognato da Dio è molto diverso da quello che abbiamo
costruito noi.