"Insinuare qualche scrupolo come un sassolino nella scarpa".

"Vedete, noi siamo qui , Probabilmente allineati su questa grande idea, quella della nonviolenza attiva. Noi qui siamo venuti a portare un germe: un giorno fiorirà.Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati”.

mercoledì 14 novembre 2007

Riflettiamo con la musica

E' UN TESTO TRATTO DAL NUOVO CD "STONATA" DI GIORGIA.

Fate attenzione al testo e riflettete...


Libera La Mente
( da Stonata - 2007 )

Libera la mente
libera la tua corrente
che ti porti fino al mare
che si possa finalmente amare

Libera la mente
dal giudizio della gente
senza odio finalmente
senza avere più paura di niente..
paura di niente

Libera la mente
tendi libero il presente
che ti porti fino a dove non c'è guerra
e finalmente piove

libera i tuoi sensi
rendi libera la tua costante
di essere vivente
senza avere più paura di niente...
paura di niente

Bisogna ricominciare
a dare un senso alle parole
e a non cadere in illusioni che ci fanno del male

Bisogna rocominciare
ad essere persone
e smettere di fare finta che va tutto bene

Libera... Libera...

Libera la mente
dalle false circostanze
che ti vogliono vincente
non importa quanto inutilmente

A chi ti dice che non vali niente
a chi produce il sonno della gente
A chi fa giochi di potere senza cuore
rispondi
che la natura ti chiama
la natura ti chiama...
(la natura ti chiama)

Bisogna ricominciare
a dare un senso alle parole
e a non cadere in illusioni che ci fanno del male

Bisogna rocominciare
ad essere persone
e smettere di fare finta che va tutto bene

(Beppe Grillo)
Non han più senso le parole
le parole
quando scardinano le parole
quando tu sei abituato a una parola come concetto
hai un pensiero dietro la parola
se mi cambi il significato di quella parola lì
mi cambi un concetto
mi cambi il mondo davanti
e io rimango senza armi,
come un ebete

(Giorgia)
Bisogna ricominciare...
Bisogna ricominciare...
Libera la mente
Libera il presente
Libera i tuoi sensi
dal giudizio della gente
Libera...

lunedì 12 novembre 2007

La chiamata: Marco 3,13 - 19

"Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì."

Venerdì 9 - 11 - 2007
Dopo aver letto questo brano del Vangelo le notazioni fatte e qui riportate dai ragazzi sono state:

-"serie di nomi";
-"12 apostoli";
-"ad alcuni vengono cambiati i nomi";
-"vengono scelti per predicare e cacciare i demoni";
-"li chiama";
-"li volle a sè affinchè stessero con lui;

Da notare certo in questo brano è certo il luogo della scena e cioè il
monte, sinonimo di vicinanza a Dio e di riferimento ad altri "episodi biblici", (vedi consegna delle leggi a Mosè).
Fondamentale è l'utilizzo del verbo chiamare, forse il più importante della nostra vita è il motivo della nostra esistenza: noi esistiamo perchè qualcuno ci ha chiamato.
Chiamare per riconoscere qualcosa, per dargli un nome come apostolo: colui che è chiamato per portare ad altri il messaggio. Ma quale messaggio portiamo noi agli altri? e da dove lo attingiamo questo messaggio?