"Insinuare qualche scrupolo come un sassolino nella scarpa".

"Vedete, noi siamo qui , Probabilmente allineati su questa grande idea, quella della nonviolenza attiva. Noi qui siamo venuti a portare un germe: un giorno fiorirà.Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati”.

domenica 25 novembre 2007

Certe volte...

E'' difficile esprimere un disagio ma molte volte una canzone ti aiuta.
Il talento maggiore di un cantautore è esprimere sensazioni e pensieri in un testo breve, significativo, non scontato e accompagnare il tutto con un arrangiamento nuovo, (dove per nuovo intendo qualcosa di non ascoltato).
Un po' tutti avrete visto o sentito parlare della fiction su Rino Gaetano.
Stando alle critiche mosse da chi lo ha conosciuto, la suddetta fiction rappresenta un "lavoro", un "opera" che lo stesso Rino non avrebbe apprezzato ma deriso: non rispecchia la vera natura di un artista anticonformista, non politicizzato, che diceva semplicemente quelo che pensava.
Libero da ogni schema utilizzava il sense - non sense...beh difficile spiegare cos'è il sense - non sense...ma forse no. In fondo per una cultura come la nostra dove la saggezza popolare è rappresentata da parecchi proverbi fatti in modo tale da dire e non dire niente.
Utilizzare l'ironia per criticare un aspetto della società, con tutte le sue varie sfaccettature, può diventare un rischio perchè si può cadere nel banalizzare qualsiasi cosa, diventando prevedibili e scontati. Certo questo non è il caso di Rino, basta ascoltare una qualsiasi sua canzone per rendersi conto che i temi da lui trattati sono ancora attuali e che in fondo in Italia non è cambiato molto.
Rino si esprime in un periodo storico ove era facile schierarsi affianco di un'ideologia per avere spazio in radio e in TV, bastava poco per essere ascoltati, bastava vendersi ad una corrente e si veniva automativamente ascoltati e "comprati". Invece Rino no, ed esempio eclatante è la sua nunteraggae più: nata da una frase che un suo amico, nonchè produttore, gli aveva dedicato all'ennesima burla ricevuta da Rino; lui prende spunto per criticare dei rappresentanti di aspetti della sua Italia che non va, e non andranno, aspetti ricorrenti, appunto come il fastidio di una burla ripetuta una volta di troppo.
Quante volte vi sarà capitato di ascoltare una canzone e pensare "...E' vero...", rendersi conto che per esprimersi non servono molti giri di parole...
Questo testo che inserisco vuole dire e non dire tante cose, fatto di controsensi reali e...Vabbè basta scrivere...

Le Beatitudini - Rino Gaetano

Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti;
Beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti
Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano
Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano
Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno
Ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno
Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta
Ma più beata ancora è la guerra quando è santa
Beati i bambini che sorridono alla mamma,
Beati gli stranieri ed i soufflé di panna
Beati sono i frati, beate anche le suore
Beati i premiati con le medaglie d'oro
Beati i professori, beati gli arrivisti ,
I nobili e i padroni specie se comunisti
Beata la frontiera beata la finanza
Beata è la fiera ad ogni circostanza
Beata la mia prima donna che mi ha preso ancora vergine
Beato il sesso libero si ma entro un certo margine
Beati i sottosegretari i sottufficiali
Beati i sottaceti che ti preparano al cenone
Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone



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